Microscopia Crioelettronica

Andrea Alfieri
tel. 0382.986062  andrea.alfieri@unipv.it

La tecnica
La microscopia crioelettronica consente la determinazione della struttura di macromolecole biologiche (proteine, acidi nucleici e relativi complessi) a risoluzione quasi-atomica.
Il campione deve essere vitrificato in griglie da microscopia elettronica mediante l’uso di etano liquido e azoto liquido. La tecnica non richiede colorazioni o fissazioni, permette di mantenere il campione in un ambiente acquoso parafisiologico e di studiarne anche simultaneamente diverse conformazioni native. Mediante l’acquisizione di centinaia di migliaia di proiezioni 2D della singola particella, è possibile ricostruirne la struttura tridimensionale con metodi computazionali. (single particle analysis).


Strumentazione

Criomicroscopio elettronico a trasmissione Glacios (Thermo Fisher Scientific) dotato di generatore di alta tensione a 200 kV, sorgente di elettroni X-FEG, refrigerazione ad azoto liquido, sistema di caricamento automatico del campione, detector CMOS (Ceta 16M Camera) e direct electron detector di tipo Falcon 3EC.
Strumentazione accessoria del criomicroscopio:
unità di raffreddamento (in locale separato);
network PC per lo storage di dati (in locale separato).

filler
filler

Dispositivo Vitrobot (Thermo Fisher Scientific) per la vitrificazione a controllo digitale di campioni in sospensione acquosa.

filler
filler
filler
filler
filler
filler
filler
filler
filler
filler
filler
filler

Strumentazione per la preparazione e manipolazione di griglie per la microscopia elettronica a temperature criogeniche.